Modifiche alla disciplina del Credito d’Imposta Transizione 5.0

Con la Legge di Bilancio 2025 sono state introdotte alcune modifiche alla disciplina del Credito d’imposta Transizione 5.0 volte ad ampliare l’accesso e semplificarne la fruizione.

La misura, per la quale sono state rese disponibili risorse pari a 6,3 miliardi di euro, prevede la concessione di un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta delle spese sostenute dalle imprese che nel biennio 2024-2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive localizzate in Italia, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici.

Tra le principali novità si segnalano:

  • L’introduzione di un’aliquota unica del 35% per investimenti fino a 10 milioni di euro, con l’eliminazione del primo scaglione fino a 2,5 milioni e di quello da 2,5 a 10 milioni di euro e mantenendo, di fatto, l’incentivo più alto previsto dall’attuale primo scaglione;
  • La possibilità di cumulare le aliquote del piano Transizione 5.0 con il Credito d’imposta ZES Unica Mezzogiorno, ZES Agricola, ZSL e con tutte le altre misure finanziate da fondi regionali ed europei. Resta inteso che il cumulo richiederà comunque il rispetto del divieto del doppio finanziamento; non si potranno dunque coprire gli stessi costi con due incentivi ma le imprese potranno utilizzare un incentivo e, sulla quota restante, qualsiasi altra agevolazione. Resta confermata invece la non cumulabilità con il credito d’imposta per investimenti in beni nuovi strumentali 4.0;
  • La maggiorazione delle aliquote previste per gli impianti fotovoltaici, sostituendo l’attuale maggiorazione del 20% per i pannelli di tipo b) e del 40% per quelli di tipo c) con un nuovo meccanismo che prevede maggiorazioni su tutti i 3 i tipi di pannelli: 30% per quelli di tipo a); 40% per quelli di tipo b) e 50% per quelli di tipo c);
  • La semplificazione del calcolo del risparmio per i beni strumentali in sostituzione. È ora possibile, infatti, non prevedere il calcolo del risparmio energetico in caso di sostituzione di beni materiali indicati dall’allegato A che hanno completato da oltre 24 mesi il loro piano di ammortamento, garantendovi l’accesso nella prima fascia di efficientamento.
  • La semplificazione dell’accesso alla misura per le ESCo.

Per poterne beneficiare, le imprese interessate sono tenute a trasmettere una comunicazione preventiva  attraverso la piattaforma informatica “Transizione 5.0” predisposta dal GSE.

A completamento dell’investimento, da realizzare entro il 31 dicembre 2025, le imprese beneficiarie sono tenute all’invio di una comunicazione di completamento entro e non oltre il 28 febbraio 2026.



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