- 30 Gennaio 2020
- Posted by: antonioc
- Categoria: K4B Magazine
Dal 2020 è riconosciuto un credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative.
RICERCA & SVILUPPO SPERIMENTALE
Si conferma il credito di imposta per le attività di R&S per tutte le categorie di imprese, ma con un incentivo fortemente ridotto.
Il credito d’imposta è infatti riconosciuto in misura pari al 12% delle spese ammissibili, assunte al netto di altre sovvenzioni o contributi ricevuti per le stesse spese ammissibili, nel limite massimo di 3 milioni di euro l’anno.
Alcune spese sono calcolate al 150% del loro costo effettivo, portando così il credito di imposta ad un effettivo 18%.
Spese ammissibili
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- le spese di personale – relative a giovani di età non superiore a 35 anni, al primo impiego, in possesso di titolo di dottore di ricerca o iscritti a un ciclo di dottorato o in possesso di una laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico, assunti con contratto a tempo indeterminato e impiegati esclusivamente nei lavori di R&S – concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare
- quote di ammortamento, canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice, relativi ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nel limite massimo complessivo pari al 30% delle spese di personale
- spese per contratti di ricerca stipulati con terzi. Nel caso di contratti di ricerca stipulati con università e istituti di ricerca con sede in Italia, le spese concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare
- quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali per un’invenzione industriale o biotecnologica, una topografia di prodotto, semiconduttori o una nuova varietà vegetale, nel limite massimo complessivo di 1.000.000 di euro
- spese per servizi di consulenza, nel limite massimo complessivo pari al 20% delle spese di personale ammissibili, ovvero delle spese ammissibili per contratti di ricerca con terzi
- materiali e forniture anche relativi alla realizzazione di prototipi o impianti pilota, nel limite massimo del 30% delle spese di personale ovvero del 30% dei costi dei contratti di ricerca
INNOVAZIONE
Possono beneficiare del credito di imposta anche attività di innovazione finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati.
Spese ammissibili
- le spese per il personale. Anche in questo caso le spese di personale relative a giovani under 35 con dottorato di ricerca o laurea magistrale in discipline tecnico-scientifiche, assunti dall’impresa con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e impiegati esclusivamente nei lavori di innovazione tecnologica, concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare;
- quote di ammortamento, canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice, relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nel limite massimo complessivo pari al 30% delle spese di personale
- le spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta.
- le spese per servizi di consulenza, nel limite massimo complessivo pari al 20% delle spese di personale
- le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi nel limite massimo del 30% delle spese di personale indicate, ovvero del 30% delle spese per i contratti commissionati
Sono considerate attività innovative ammissibili al credito d’imposta le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.
il credito d’imposta è pari al 6% delle spese ammissibili, assunte al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti sulle stesse spese ammissibili, nel limite massimo di 1,5 milioni di euro, ragguagliato ad anno in caso di periodo d’imposta di durata inferiore o superiore a dodici mesi.
Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla transizione ecologica o innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10%
Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in tre quote annuali di pari importo.
FORMAZIONE
Per le piccole imprese, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 300.000 euro. Nei confronti delle medie imprese, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 40% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 250.000 euro. Nei confronti delle grandi imprese, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 30% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 250.000 euro. Il credito d’imposta è aumentato per tutte le imprese al 60% nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati.
Sono ammissibili anche le attività commissionate agli Istituti tecnici superiori.
Con un prossimo decreto del Ministro dello sviluppo economico verranno definiti in dettaglio le attività ammissibili, criteri e modalità di accesso.